Abitare le età ETS
Codice Fiscale 95224030163 - Partita IVA 04214030167 -
"abitare le eta' ETS" rep. RUNTS n. 131160 alla sezione g) "altri enti del terzo settore"
INTESA SANPAOLO - IBAN: IT29R0306953101100000000742
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E L E N C O:
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Chi si prende cura di chi si prende cura
REDONAIR: Intervista a Giusi Andreini (23 09 2024)
da Eco di Bergamo 17 Ott 2024

Tratto da: StartupItalia.eu 31.Maggio 2022
Siblings, il supporto condiviso di fratelli e sorelle di persone con disabilità
PIU’ FRAGILI DOPO LA TEMPESTA?
Osservatorio biennale sugli anziani in Lombardia – 1.Parte – Feb.2022
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Il 10 di ottobre il CESE organizza un Convegno dal titolo “Promuovere la solidarietà intergenerazionale nella UE” ed invita Abitare le età a portare l’esperienza dei propri progetti indirizzati ai Caregiver, ed in particolare ai Giovani Caregiver. Accanto ad Abitare le età, unica invitata dall’Italia, vengono chiamati altre organizzazioni da Francia, Spagna, Svezia, Polonia e Germania. I temi sono quelli della solidarietà intergenerazionale, dell’ingresso nel lavoro delle giovani generazioni, dell’abitare solidale tra le generazioni e della cura nel passaggio generazionale in agricoltura.
Intervenendo in seduta plenaria il nostro presidente Franco Greco, partendo dai dati che uno studio dello stesso CESE aveva pubblicato nel 2022 facendone oggetto di una propria raccomandazione alla UE perché legiferasse in materia di specifiche tutele e diritti dei caregiver, ha illustrato di quanto tutti i numeri resi noti nel 2022 siano, nei fatti, peggiorati anche per gli effetti post della pandemia. Nella sua introduzione Greco ricorda che il valore del lavoro di cura familiare svolto dai caregiver rappresenti oggi il 2,5% del Pil della UE. Di fronte alle situazioni drammatiche di disagio psicofisico, sociale e professionale dei caregiver, si richiedono interventi strutturali e legislativi nelle politiche e nei servizi sociali. Se questo vale per l’Europa, vale ancora di più per l’Italia dove un lavoratore su tre si occupa della cura di un familiare non autosufficiente, spesso nell’indifferenza dei servizi ed in un quadro socio-sanitario ancora a forte impronta familistica.
Se questa è la situazione per il caregiver adulti (quasi sempre donne) altrettanto critica è quella dei giovani chiamati ad aiutare la famiglia nel percorso di cura di un familiare: i cosiddetti Giovani Caregiver. Qui, Abitare le età si è posta, negli ultimi anni, la domanda di “chi sono, cosa fanno, dove trovarli, come aiutarli”. La risposta è stata immediata, “attraverso e con la scuola”.
Ricordando che nella provincia di Bergamo i giovani coinvolti in compiti di cura si stimano essere oltre 5200, il 6% di tutti i caregiver stimati, Greco ha illustrato di come Abitare le età si impegna con progetti che ad oggi hanno coinvolto una quarantina di classi di scuole superiori ed oltre 700 studenti. Percorsi che hanno portato all’individuazione di oltre 70 giovani caregiver. Gli obiettivi di questi progetti sono stati il lavorare sul concetto di cura, sensibilizzare e formare gli insegnanti in quanto importanti fattori moltiplicatori e promuovere l’auto-riconoscimento da parte dei giovani caregiver del proprio status e del valore del proprio ruolo di cura.
A conclusione del suo intervento Greco ha anche brevemente illustrato altri progetti in corso di Abitare le età come quello che mira a garantire la continuità delle terapie a quei giovani che soffrono di un disagio diagnosticato ed hanno una precisa indicazione di psicoterapia, ma che provengono da contesti economico-sociali difficili che non gli consentono di affrontarne i costi.
A conclusione dell’incontro il presidente del CESE, Seamus Boland ha ringraziato Franco Greco per l’esposizione ed Abitare le età per l’impegno ed il lavoro svolto con queste parole: “…. al fine di creare una società equa e giusta per ogni cittadino della UE, i caregiver sono fondamentali per consentire ai cittadini vulnerabili e alle loro famiglie di partecipare pienamente alla società… Sono certo che la discussione sia stata stimolante e vorrei ringraziarla per il suo importante contributo.”
Il Comitato economico e sociale Europeo (CESE) è un organo consultivo che assiste il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione e la Commissione, istituito dal Trattato di Roma del 1957. Composto da oltre 300 membri provenienti dai 27 paesi della Comunità, rappresenta ed è portavoce del mondo del lavoro (datori e sindacati), del mondo universitario, dell’economia sociale e delle organizzazioni della società civile e contribuisce con le sue raccomandazioni allo sviluppo della legislazione UE.